Nerone e i Furfanti© sostiene
l'OIPA in difesa degli animali
... y mientras tanto, en la casa de los Pícaros...
... de un pequeño pueblo a un pequeño mundo ...
Sobre nosotros...
Quienes somos
-Patrizia Malva Giannone-
Patrizia Malva Giannone es maestra de la escuela primaria y de educación infantil, apasionada por el arte, la pintura (especialmente paisajes y retratos) y le encanta escribir e ilustrar cuentos para niños.
Nacida en L'Aquila, una ciudad italiana entre montañas, bosques, arroyos y rodeada de naturaleza, la escritora ha aprendido a amar y respetar su tierra desde niña.
Su amor por los animales se expresa así libre y naturalmente con un toque de originalidad.
En su mundo fantástico, los animales adquieren la sencillez, la ingenuidad y las expresiones de los niños, que se sienten irremediablemente atraídos por sus criaturas.
Como niños, de hecho, sus personajes se pelean, hacen las paces, vuelven a discutir, se reúnen en pequeños grupos pero siempre terminan amándose.
-Giovanni Perreca-
Editor de libros, Editor Audio y Video, Traductor, Diseñador Gráfico Diseñador Web de
"Nerón y los Pícaros ©"
Director de varias empresas
Escritor de novelas históricas basadas en hechos reales.
L'Aquila centro di aggregazione: da piazza d'Armi a Piazza d'Arti
La città di Nerone e i Furfanti,
L'Aquila città antica...
L'Aquila punto di aggregazione, riferimento al centro della regione di cui è capoluogo.
Storicamente crocevia della vita amministrativa abruzzese ma radicalmente attaccata alla conformazione del suo territorio, legata alle sue montagne, nascosta dalle sue montagne, legata alla sua natura, tanto da dimenticarsi, spesso, che il suo motto "Immota Manet" non è solo una sentenza che ne cancella cataclismi distruttivi per restituirla sempre prepotentemente alla vita, identica, forte ma che ci fa comprendere come la natura prenda sempre il sopravvento sulle questioni umane.
In un mondo sommerso da liquami, spazzatura, in cui l'uomo distrugge sè stesso e la meraviglia intorno, L'Aquila é uno dei posti in cui la natura si riprende i suoi spazi e fa la pace con noi, ci compenetra, ci culla, ci insegna a vivere in una diversa dimensione... lontani dalla maledizione delle nevrosi della capitale, metropoli che comunque offre migliaia di opportunità appena ad un'ora di distanza da essa.
L'Aquila, una fenice che NONOSTANTE TUTTO E TUTTI, nonostante il tempo che passa e dispute campanilistiche, nonostante l'anacronismo assurdo che la allontana dal resto della nazione, è e resterà il centro di una vita, di un brulicare di iniziative di un popolo forte e gentile, a volte motore e volano che la rende fiera, colta ed essenziale interprete e che porta sul palcoscenico, non solo in termini figurativi, l'orgoglio, l'importanza di centinaia e migliaia di piccole realtà emergenti, non solo a livello locale.
Città che per usare le parole di un grande della musica rock del secolo passato "facendo l'amore con sé stessa sugge dalla sua mente" e crea dal nulla o dal suo passato materia per rendere grande sè e chi si trova a viverla.
E' in questa prospettiva che la città dai 99 campanili e fontane, si trasforma, da antica ed attuale città "guerriera", col suo moderno centro in Piazza d'Armi, in mezzo alle tante caserme che ospita, in Piazza d'Arti, conferendole quella dimensione culturale OLTRE gli eventi Jazz estivi soliti che vive, oltre quella evanescenza degli artisti di strada che d'estate riempiono le vie del suo centro, radicandosi e costruendosi, dando casa al "melting pot" e riscoprendosi centro di cultura universale e locale, "velvet underground" dove gli artisti si incoraggiano a vicenda a trasformarsi in piccoli imprenditori di sè e del bello, dei sentimenti e delle emozioni, che qui come in pochi posti hanno una valenza così forte.
G.Perreca
I nostri luoghi del cuore:
Parrocchia di San Giovanni da Capestrano
Parrocchia di San Francesco a Pettino
Corale Gran Sasso
E qui devo fare chiarezza!
Una persona mi aveva contrapposto il pensiero che un coro non è un "luogo" del cuore...
Devo prontamente controbattere: sono ben due i luoghi!!!
La musica ha un posto preciso nei cuori di Nerone e i Furfanti, nei loro creatori...
E' esattamente lì, nel loro cuore il suo luogo...
Non c'è indirizzo fisico più specifico...
Per Patrizia la "Corale Gran Sasso" è una passione che batte da anni all'unisono con il suo desiderio di esprimere amore per la vita tramite il canto, al pari della pittura e della scrittura.
La musica, come l'arte in generale, come l'insegnamento, è amore, sentimento, forza espressiva che nasce al pari, tanto in chi, per amor suo, dedica la vita al suo studio, come in chi coltiva questa immensa passione avvicinandosi da profano... e la passione, si sa, abita nel cuore!
Per carità non si può e non si deve sminuire nè l'uno nè l'altro, nè chi ne fa un mestiere, sempre per amore, nè chi la raggiunge "direttamente per linee torte", per volontà di chi ci indica il cammino.
La passione è ciò che ha portato Patrizia ad apprendere a dipingere, quella che le ha indicato la via per realizzare ciò che voleva fare "da grande": scrivere per insegnare con tutta la sua forza espressiva che passava anche per la pittura e la scrittura.
La passione è quello che trasforma un innamorato in un amante, uno strimpellatore in un artista, un fisarmonicista in un direttore... Meravigliosa magia!!!
Quindi, sì, la Corale Gran Sasso è un "luogo del cuore"!!!
E per essere sinceri, con gli artisti che ne fanno parte, per il livello di arte da loro espressa, per il sentimento di unità che ne costituisce l'ossatura ed il senso di amicizia tra i suoi componenti, non potrebbe avere casa altrove se non NEL CUORE.
Perdono bonariamente chi non poteva sapere il luogo dove avesse messo casa essendo il cuore un organo interno...
Nell'esatto momento in cui senti senso di appartenenza a qualcosa è il momento in cui quella cosa si radica in te...
Credo che dal 2009, anno in cui la Corale ha perso la sua sede storica, essa in realtà risiede nei cuori di tutti i suoi artisti... non potrebbe avere luogo più accogliente!
Ma come si è arrivati a questo?
Tutto è partito nel 1951 dal Maestro Paolo Mantini, io, (Giovanni), non l'ho conosciuto personalmente, (e me ne duole sinceramente), perchè una persona che ha saputo scrivere passato, presente e futuro di un simile gruppo doveva sicuramente avere delle doti straordinarie...
Doti molto ben ereditate da tutti i suoi figli e nipoti che di questo gruppo formano una parte consistente e, devo dire senza rischio di passare per un lacchè, una parte imprescindibile, ognuno con le sue doti...
Che altro dire? Questo coro rappresenta uno dei simboli della città de L'Aquila ed una eccellenza dell' Abruzzo nel Mondo, guidata dall' ottimo maestro Carlo Mantini,
(lui questa mia la vede come una sviolinata gratuita ma giuro che così non è!), insegnante presso il conservatorio de L'Aquila, propone canzoni del folklore, canti polifonici sacri e brani sinfonici.
^ Ecco qui, indicata dalla freccia la nostra Patrizia durante l'esibizione
della Corale nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, un momento che non esito a definire MAGICO!!!
Vorrei nominare uno per uno tutti i componenti della Corale perché sono persone magnifiche e seri professionisti che svolgono questo compito di volontariato che dà lustro alla città per passione ed amore per la musica ma non me ne vogliate, i coristi sono tanti e lo spazio a disposizione sul sito per scrivere non é molto.